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venerdì 24 maggio 2013

Le Mani: video di "In un campo di ortiche"

Le Mani sono Antonio Marcucci (chitarra), Luigi Scarangella (voce), Francesco Stoia (basso), Angelo Perna (tastiere) e Marco Pisanelli (batteria) ed esordiscono nel 2007.
"In Un Campo di Ortiche" è il secondo singolo estratto dal loro terzo album, "Settembre", dopo "Il Lago", duetto con Federico Zampaglione dei Tiromancino.
Anche in questo singolo la loro musica resta immersa tra suggestioni pop tipicamente italiane e quel rock che da sempre accompagna la crescita personale dei cinque. I riferimenti sono evidenti: Negramaro e Otto Ohm, per un pezzo potente, energico, ruvido ma anche orecchiabile e melodico. 
Luigi, il cantante, descrive così il video di "In Un Campo Di Ortiche" : 
"Racconta un'evasione fisica, posturale. Attraverso movimenti irriconoscibili, confusi e disordinati, al limite della coordinazione e della razionalità, una ragazza esprime la sua voglia di libertà. Affronta le strade, la città, la gente, lasciandosi alle spalle i dubbi e le incertezze che la perseguitano. Un gesto di ribellione che, forse, dovremmo prendere come spunto, per essere liberi veramente".
Per vederlo vi basta andare dopo il salto. 




Il video racconta un’evasione fisica, posturale. Attraverso movimenti irriconoscibili, confusi e disordinati, al limite della coordinazione e della razionalità, una ragazza esprime la sua voglia di libertà. Affronta le strade, la città, la gente, lasciandosi alle spalle i dubbi e le incertezze che la perseguitano. Un gesto di ribellione che, forse, dovremmo prendere come spunto, per essere liberi veramente”.
Il video racconta un’evasione fisica, posturale. Attraverso movimenti irriconoscibili, confusi e disordinati, al limite della coordinazione e della razionalità, una ragazza esprime la sua voglia di libertà. Affronta le strade, la città, la gente, lasciandosi alle spalle i dubbi e le incertezze che la perseguitano. Un gesto di ribellione che, forse, dovremmo prendere come spunto, per essere liberi veramente”.Il video racconta un’evasione fisica, posturale. Attraverso movimenti irriconoscibili, confusi e disordinati, al limite della coordinazione e della razionalità, una ragazza esprime la sua voglia di libertà. Affronta le strade, la città, la gente, lasciandosi alle spalle i dubbi e le incertezze che la perseguitano. Un gesto di ribellione che, forse, dovremmo prendere come spunto, per essere liberi veramente”.



Radio date: 10 Maggio 2013

Voto: 4/10

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