Sapere che il nostro canadese trapiantato a Bologna è ossessionato dal rock n' roll, dalla pop culture e dalla fotografia, che ha vissuto in dodici città diverse e che ha suonato in quasi tutto il mondo con Settlefish e A Classic Education, è il punto di partenza per potersi approcciare a "Vicious" e anche a "Machines", il primo singolo scelto per l'Italia.
Il pezzo prende a piene mani tutte le caratterisitiche più tipico dell'indie-rock di maniera, ci aggiunge componenti oniriche ed elettroniche e ci si sdoppia la voce, espediente che risulta originale ma quanto mai fastidioso.
Clancy descrive così il singolo:
""Machines" è nata per me come una road song, volevo una canzone lunga da viaggio, parla di un senso di apatia, un intorpidimento generale davanti ad una situazione che vedi evolversi davanti a te e stai lì senza fare niente. Aspetti esattamente il limite ultimo prima di fare qualcosa. Si chiama "Machines" perchè appunto ti senti parte di un meccanismo e non sai come ci sei finito dentro e vorresti spezzarlo.
Tuttavia le atmosfere in cui ci troviamo ascoltando "Machines" sono claustrofobiche, opprimenti, fastidiose, come detto.
E il tutto viene rafforzato da un video, dal gusto amatoriale, ma confuso e scialbo. Se volete vederlo vi rimandiamo a dopo il salto.
Radio date: 13 Settembre 2013
Voto: 2/10
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