Lorenzo Malvezzi nasce a Genova negli anni ‘70, città dove ritorna a vivere in pianta stabile dopo aver vagabondato tra il capoluogo ligure, Roma e Milano. Dopo gli studi di chitarra e sax contralto, il cantautore genovese descrive il suo rapporto con la musica come “la cosa che più di tutte mi ha dato gioie e dolori, mi ha fatto volare, mi ha sbattuto a terra, mi ha condizionato la vita come l’eroina fa con un tossico”.
Nel 2004 pubblica un disco di sole basi in sax utilizzato per le sonorizzazioni di alcuni programmi del palinsesto Rai. Nel 2009 “Fortuna che ci sei DJ”, hit che diventa sigla di Radio Deejay. Nel 2012 accede alla finale del Premio Bindi con il brano “Manifesto Popolare”, contenuto nel primo vero album "Canzoni di una certa utilità sociale". Il singolo è ora pubblicato in tutta italia ed è in radio dal 30 Maggio.
“Canzoni di una certa utilità sociale” è una fotografia semiseria sulle 12 anomalie italiane: l’assenteismo, il qualunquismo, il made in Italy che non è più Italy, la prostituzione e altri temi che senza tante pretese e con una certa leggerezza possano essere di “una certa utilità sociale”.
La vena poetica surreale e caustica di Lorenzo Malvezzi è mitigata da sonorità raffinate, allegre e, che rendono meno difficile poter riflettere su quello che ogni giorno ci indigna. Tutto questo è "Manifesto popolare".
Nel video lo vediamo girare per la città a bordo di una moto o con in mano la sua chitarra. Se volete vedere il video vi rimandiamo a dopo il salto.
Radio date: 30 Maggio 2014
Voto: 3,5/10
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