Questa è prorio una bella canzone che, magari, merita un ascolto più attento delle altre ma che è in grado di catturare subito per il ritmo e la melodia.
Così, il cantante ha descritto il tema del brano, nato dopo un incontro con due testimoni di Geova:
“E’ un invito al dialogo, a prima lettura, tra religioni e fedi diverse, ma a ben pensare un più generale invito alla convivenza, al rispetto, alle diversità. E’ nata, quando due ragazzi, educatissimi, hanno beccato un giorno me e mio fratello al lavoro per l’album e ci hanno catechizzato con gentilezza e sorrisi. Quando sono andati via abbiamo pensato a quante persone siano rimaste barricate dietro l’uscio, spaventata da chissà quale pregiudizio”
Il brano, in pieno stile Gazzè, è ironico, divertente e dalla sonorità quasi circense, un misto tra marcia balcanica ed elettronica davvero originale, scandita da ritmi insistenti e costanti della batteria, ma anche da temi synth che mescolano la musica pop, a quella rock ed elettronica. Un pezzo completo sia dal punto di vista musicale che da quello testuale.
Nel video Gazzè sorprende con il suo finto occhio di vetro, con le sue unghie smaltate di nero e il frack che ha portato anche sul palco di Sanremo. Girato a Roma nel quartiere di Tor Bella Monaca, la clip vede infatti protagonisti Gazzè e suo figlio Samuel nei panni di un predicatore e del suo assistente. La coppia si aggira per le strade della Capitale finché non bussa alla porta di una casa. A questo punto i due irrompono nell'abitazione di un anziano signore e con le loro idee fanno breccia in tutta la famiglia del vecchietto. Tutti i presenti rimangono talmente colpiti che escono in strada felici a ballare. Guardate la clip dopo il salto.
Radio date: 15 febbraio 2013
Voto: 6,5/10
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