Il Cile sembra aver cominciato con il passo giusto la sua carriera. L'album d'esordio, già apprezza dalla critica e da alcuni grandi nomi della musica italiana come Jovanotti, è andata molto bene in classifica. Ma Lorenzo, questa primavera, si è imposto e distinto con decisione nella scena musicale italiana anche con il suo primo singolo, “Cemento Armato”.
Adesso però è tempo di estrarre il terzo singolo che è quello che da anche il nome al tutto l'album "Siamo morti a vent'anni".
Ecco come lui stesso lo descrive:
“è il brano che dà il titolo all’album e forse quello in cui mi sono denudato maggiormente a livello emotivo,umano ed artistico. Questa canzone è un affresco emozionale di qualcosa che si è perso nel passato della nostra anima, dei nostri sogni, dei nostri desideri. C’è un punto di non ritorno nell’esistenza di qualunque individuo: il passaggio da adolescenza ad età adulta, quel salto nel cerchio infuocato che brucia alle proprie spalle gli amori persi, le illusioni, gli eccessi che lasciano cicatrici e si rinasce dalle proprie ceneri forse più forti di prima”Ma non pensate che anche musicalmente "Siamo morti a vent'anni" sia intimista e riflessiva, forse questo è il pezzo più movimentato per Il Cile fino a ora. Un pop/rock orecchiabile con tanto di coretto in sottofondo ma sempre ben radicato nello stile da cantautore disilluso.
E anche il video non è proprio quello che ci si aspettava. Finalmente vediamo il cantante ridere e divertirsi con suoi amici. Il tutto, e forse è fatto di proposito, cozza con la crudità di come viene descritta la stessa vita dei ventenni che viene messa in scena così gioviale e allegra nel video.
Radio date : 7 Settembre 2012
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