Spiega la stessa Roberta:
“Il mio primo singolo è un brano che gioca con la parola greca Psychè e il suo significato. Quando si finisce per analizzare tutti i sentimenti ci si perde in congetture inutili, il pensiero diventa ossessione e la mente la nostra prima nemica. In questo modo si arriva all’esigenza di raggiungere una leggerezza dell’anima e la possibilità di innamorarsi senza necessariamente psicanalizzare il sentimento dell’amore, riscoprendo così i nostri istinti primari e i bisogni reali”.
“Su questo piano che si chiama terra” contiene 10 tracce, tra cui duetti inediti con Alberto Fortis, Andrea Mirò e i Sonohra. All’interno dell’album è inoltre presente la versione della cantautrice di “E tu lo chiami Dio”, brano portato da Eugenio Finardi sul palco del 62° Festival di Sanremo e scritto nel testo e nelle musiche da lei stessa.
"A causa di psiche" si inserisce nel filone del cantautorato poetiche e raffinato. La musicalità viene messa da parte per far spazio a liriche ricercate e poetiche. Un singolo non per tutti i gusti e che difficilmente incontrerà un successo particolare, ma che da un punto qualitativo, è molto valido.
Nella clip relativa alla canzone, Roberta canta all'interno di un carcere. Non buio e squallido, ma luminoso e che infonde speranza. Per vedere il video di "A causa di Psiche", andate dopo il salto.
Radio date : 2 Marzo 2012
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