E' logico che le attenzioni soprattutto sul nuovo cantante del gruppo e sul fatto se sarà all'altezza delle aspettative dei fan decennali. Il vocalist non si fa pregare, e racconta molto di sé:
"Non conoscevo molto i Nomadi, e vengo da un mondo diverso, l'elettrorock di Depeche Mode e Subsonica. Ma se ti telefona Cico (Falzone, chitarrista del gruppo) e ti chiede se vuoi fare un provino, tu che fai? Anche fosse andata male sarebbe stata un'esperienza, un incontro con persone nuove e interessanti. In sei mesi mi sono trovato catapultato in un calderone di musica e di persone che non conoscevo. Ho sempre vissuto a cento all'ora, tra musica e famiglia, ma qui ho dovuto decisamente cambiare velocità. Diventare supersonico. All'inizio, lo confesso, non mi trovavo bene con i pezzi classici del gruppo. Ci ho lavorato su, sono un padovano e sono uno che sgobba: e ora che ho imparato i testi e che certi automatismi sono entrati in funzione mi sento a mio agio. Ho sempre scritto canzoni, da quando avevo sedici anni: la prima me la ricordo ancora, faceva proprio schifo. E non posso credere che nel nuovo disco ci siano quattro pezzi firmati da me. Sono canzoni che significano molto per me, ricavati dalle mie esperienze di vita".
Il risultato è questa "Ancora ci sei" che è un pò un mix di due stili: da un lato il rock melodico e arioso dei Nomadi dal lato un pizzico di rock moderno che svecchia il sound della band data dal giovane vocalist. Non siamo davanti ad un brano del tutto sufficiente ma almeno si riconosce un tentativo di ringiovanimento e di rincorsa dei tempi da parte dei Nomadi.
Una serie di persone che cantano una stronfa di un brano. Per dimostrare come una canzone venga recepita e quanti diversi significati si possano attribuire ad essa. Tante piccole storie e situazioni
sono al centro del video di "Ancora ci sei" visibile dopo il salto.
Radio date : 28 Agosto 2012
Nessun commento:
Posta un commento