Registrato lo scorso anno nello studio londinese di Albarn, contiene collaborazioni con Brian Eno e Natasha Khan, meglio leader dei Bat For Lashes.
Lui stesso descrive il singolo come "una specie di folk soul". Musicalmente, è un brano inquietante, con un loop mediorientale che si ripete su scarne note di piano e percussioni. Da anni Albarn ha oltrepassato il britpop e lasciato che gli Oasis continuassero ad usarne le formule ormai invecchiate: la sua musica oggi è una confusione di stili, un gioco di specchi e rimandi, un esempio di come anche nelle canzoni da classifica possa esserci spazio per la sperimentazione
La clip che accompagna il brano è opera di Aitor Throup, che, per assemblare le immagini utilizzate nel video, si è servito di software solitamente utilizzati in ambito medico per procedure di ricostruzione di tessuti facciali. Una scelta rischiosa ma di impatto ancora più inquietante. Quello che ne è uscito è disponibile andando dopo il salto.
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