“Ho scordato un cavallo in cantina” è il singolo che anticipa l’omonimo album d’esordio di Erika Biavati.
Un disco che pone l‘attenzione sull’animo umano. Le sonorità dei brani oscillano dalle atmosfere più acustiche, in cui primeggiano contrabbasso, fisarmonica, pianoforte, chitarra folk, fino ad espressioni musicali ricche di loop elettronici, dando vita ad un album di notevole spessore artistico, capace di essere al tempo stesso semplice e raffinato. Nelle sue canzoni racconta la sofferenza, la speranza, la paura e i sogni, attraverso testi semplici e suggestivi, valorizzati dall’accompagnamento strumentale dall’atmosfera intima ed evocativa.
“Ho scordato un cavallo in cantina” racconta di un sogno, in cui la protagonista ritrova in cantina un cavallo in fin di vita, da lei stessa dimenticato. L’atmosfera cinematografica viene enfatizzata sia dal testo che dalla parte musicale, che presenta volutamente delle disparità ritmiche, per portare l’ascoltatore ad un climax emotivo. Il cavallo dimenticato rappresenta il senso di colpa, la paura di non essersi presi cura di chi ne aveva bisogno.
Un buon esempio di sperimentazione musicale e artistica, questa. Ma da'altro canto, quando si parla di sperimentazione, si mette da parte l'orecchiabilità e la radiofonicità, caratteristiche essenziali per un artista all'esordio, che ha bisogno di farsi conoscere. Sembra, comunque, che questo non sia l'obbiettivo principale di Erika.
Il videoclip di questo brano, si ambienta in due luoghi differenti: una fabbrica in disuso e al mare, dopo il tramonto. Potete vedere la clip dopo il salto.
Radio date: 4 Aprile 2014
Voto: 3/10
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