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domenica 21 luglio 2013

Salmo: video di "S.a.l.m.o."

Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, nasce nel 1984 in Sardegna dove coltiva il suo talento dando espressione alla sua che lo rende musicista, rapper, beat maker e writer. Avvia il suo percorso artistico nel ‘97 a soli 13 anni, con le prime incisioni di strofe su tape. Dal ‘99 inizia la produzione dei primi demo come rapper: “Premeditazione e Dolo” e “Sotto pelle” (2004), “Mr. antipatia” (2005). In quegli anni lavora su progetti musicali paralleli girando l’Italia e l’Europa insieme agli Skasico (band rap-metal), con i quali produce 3 album: “Terapia” (2004) “21 Grams” (2006) “Orange Bloom” (2008). Nel 2009 da vita al primo EP: “Mercyfull Bullets” (2009) e contemporaneamente consuma i palchi internazionali con i Toedgein (band punk/hardcore) con i quali produce 2 album: “Toedgein” (2008) e “Shell Shock” (2011).
Nel 2011, dopo 13 anni di attività musicale incessante arriva il suo primo LP da solista “The island chainsaw massacre”, un album sporco e spontaneo, puro rap sperimentale i cui i tappeti ritmici spaziano dal metal, al drum n’ bass, all’elettronica, al rock n’ roll, ai beats pesanti dal sapore rap anni '90, destabilizzando non poco i canoni dell’attuale scena rap italiana e i suoi contenuti introspettivi e rivolti al sociale.
Nel 2012 pubblica “Death Usb”, registrato in una sola settimana e carico di quella spinta ipnotica che è sempre più il tratto distintivo della suo modo si fare musica.
E' di qualche mese fa l'uscita del suo terzo album “Midnite”, con cui Salmo torna a farsi sentire in maniera più preponderante che mai. 
Il terzo singolo estratto dal disco (già un successo di vendite) è “S.a.l.m.o.”. In questo pezzo forse, esce il Salmo più conformista più vicino al rap italiano tipico, quello cupo e arrabbiato. La base musicale è elettronica si, ma non particolarmente originale. Insomma "Salmo", nonostante il nome è la canzone dove di Salmo c'è ben poco. 
La clip di accompagnamento rappresenta una sorta di “manifesto” dell’album e concentra l’ispirazione che troviamo poi in tutte le tredici tracce: il passare del tempo, l’alternarsi di presente, passato e futuro e la disillusione di una generazione che vede nei cantanti l’unico punto di riferimento. Per la clip vi rimandiamo a dopo il salto. 





Voto: 3,5/10

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